“In Ceramica” – da venerdì 20 ottobre prorogata a domenica 3 marzo 2024
Alberto Garutti, Felice Levini, Donatella Spaziani, H. H. Lim, Gino Sabatini Odoardi
a cura di Alessandro Cocchieri
una produzione Chini Museo e Contemporary, Zerynthia Associazione per l’Arte Contemporanea OdV
in collaborazione con MAXXI L’Aquila, Fondazione No Man’s Land e il Museo Acerbo delle ceramiche di Castelli.
La materia ceramica permette diverse possibilità di espressione che si prestano alla lettura contemporanea; accreditandosi così come uno dei linguaggi artistici tornati d’attualità all’interno dell’universo dell’arte. E’ necessario quindi fare distinzione tra chi ha fatto della ceramica il proprio materiale d’eIezione rispetto aII’approccio, a questa materia, da parte di artisti contemporanei che notoriamente esprimono la loro poetica utilizzando altri mezzi e materiali. Nonostante oggi si è portati a dire con troppa leggerezza che l’arte contemporanea ama la ceramica e, grazie anche al differente approccio della critica, la ceramica non riveste più il solo status di arte minore e decorativa; va comunque affrontata una profonda analisi sul perché è sempre più frequente l’utilizzo di questa materia come media e traduzione plastica e visiva di un linguaggio artistico e concettuale prima che contemporaneo. Con IN Ceramica tentiamo di dare alcune risposte attraverso l’analisi dei lavori in ceramica di Alberto Garutti, Felice Levini, Donatella Spaziani, H. H. Lim e Gino Sabatini Odoardi; gettando le basi per un approccio critico a questo crescente fenomeno. La mostra apre con Sehnsucht del 2018 di Alberto Garutti. Il titolo incarna un concetto tipico dello spirito romantico tedesco: il doloroso struggimento nel cercare qualcosa che si ama. I due vasi hanno forme complementari, ma sono a distanza. È questa una metafora dell’arte stessa: esiste solo attraverso il desiderio dello spettatore che tenta di avvicinarla senza poterlo fare. L’opera, dunque, è la presenza immateriale di ciò che non si tocca. Rappresenta invece un invito alla condivisione, al dialogo e alla trasformazione del difetto in possibilità Tavolo di Donatella Spaziani. Il piano è il risultato della ricomposizione di parti di mattonelle difettate montate su una struttura di ferro concepita come una mensa francescana senza capotavola e circondata di sgabelli. Evoca la stessa idea di convivialità l’opera Senza titolo di Gino Sabatini Odoardi che riprende uno degli elementi a lui più cari: il bicchiere da osteria, di cui propone una serie di dodici esemplari su una mensola, trasformandone la consueta trasparenza in una trasposizione materica e cromatica. Offre invece un invito a riflettere sulla circolarità del tempo l’opera Gli orecchini di Venere di Felice Levini: una scultura aggettante che incarna l’idea delle 24 ore con due mani che reggono il sole e la luna. Infine, H.H. Lim presenta Still Life: una bombola a gas in ceramica che sembra racchiudere in sé tutta la poetica dell’impercettibile tensione di un oggetto potenzialmente esplosivo, ma allo stesso tempo appartenente a un immaginario quotidiano.
20 ottobre 2023 - 3 marzo 2024
Sabato e Domenica
10 – 13 e 15 – 19
Ragazzi e giovani dai 7 ai 18 anni, gruppi di oltre 10 persone (prenotazione obbligatoria), possessori Carta studente universitario Toscana - possessori musei card del Sistema Museale Mugello Montagna Fiorentina, possessori APC gold card (associazione camperisti)
Guide e accompagnatori turistici, giornalisti, insegnanti che accompagnano la classe, disabili e loro accompagnatore, under 6, Edumusei card